Pseudonimo di
Kemal Sadik
Götçeli. Scrittore e giornalista curdo di lingua turca. Dopo una sommaria
istruzione, svolse diversi mestieri. Trasferitosi a Istanbul (1951),
entrò nella redazione di un giornale locale, il "Cumhuryer",
dedicandosi inoltre alla letteratura. Esordì con il romanzo sociale
Memet il sottile (1955), in cui erano denunciate le miserevoli condizioni
di vita delle popolazioni dell'Anatolia. Con questo romanzo, accolto da critiche positive
sia in patria sia all’estero,
K. raggiunse la popolarità. Autore prolifico,
pubblicò numerose opere, ambientate per lo più nella sua terra
natale, tra cui
L'albero maestro (1960),
Terra di ferro,
cielo
di rame (1963),
Assassinio al mercato dei fabbri (1974),
Gli uccelli tornano a volare (1978),
Il mare s'è infuriato (1978),
L'uccello della pioggerellina (1981),
Il sultano degli elefanti con la
zoppa formica dal pelo rosso (1983),
Deniz si è irritata
(1983),
La porta della fortezza (1985). Scrisse inoltre racconti
sulle leggende e le tradizioni della sua regione d'origine (
Tre favole
d'Anatolia,
1967) (n. Hemite, Adana 1922).